Sassari: Monumenti Aperti 2025 conquista con oltre 31mila visite e 47 tesori da scoprire.

Sassari: Monumenti Aperti 2025 conquista con oltre 31mila visite e 47 tesori da scoprire.

Grande successo per la città apripista della 29ª edizione: tra novità e ritorni eccellenti, guidano i visitatori studenti e studentesse degli istituti cittadini.

Con 31781 visite l’edizione 2025 di Monumenti Aperti si conclude con un altro successo. Sassari con i suoi tesori da scoprire piace e non tradisce mai le aspettative. La Rete Thàmus del Comune porta a casa 5267 tra visitatori e visitatrici.

Tra i siti, superano quota mille Palazzo Ducale con le cantine e le stanze del Duca (1031), Palazzo Quesada di San Sebastiano (1131), Palazzo d’Usini sede della biblioteca comunale (1031), il Museo storico della Brigata Sassari che si conferma sempre tra i più gettonati con 1813 firme, il Palazzo della Provincia (distante di poco dal museo dei Dimonios con 1734 visitatori) e il vicino Palazzo Giordano Apostoli (1019), la biblioteca universitaria (1060) e Casa Cugurra (1154), villino Ricci (1097) e villino sant’Elia (1103). distanziate di pochissimo anche il Padiglione Tavolara (928) e la chiesa di san Giacomo (867).

Sassari quest’anno, con i suoi quarantasette siti, cinque itinerari proposti, è stata l’apripista della ventinovesima edizione dell’iniziativa, che per la prima volta ha varcato i confini isolani, con 800 monumenti in 87 città distribuite su 19 Regioni.

Sabato pomeriggio e domenica, a guidare turisti, sassaresi e curiosi sono stati ancora una volta i bravissimi studenti e studentesse degli istituti scolastici cittadini, tra cui liceo scientifico e linguistico statale “Guglielmo Marconi”, liceo scientifico statale “Giovanni Spano”, liceo classico, musicale e coreutico “D.A. Azuni”, liceo statale “Margherita di Castelvì”, liceo artistico “Filippo Figari”, convitto nazionale Canopoleno, istituto tecnico industriale “G.M. Angioy”, istituto professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, istituto statale di Istruzione superiore “G.M. Devilla”, istituto comprensivo “Farina – San Giuseppe”, istituto Comprensivo “Pertini – Biasi”, istituto comprensivo “San Donato”, istituto comprensivo “Latte Dolce Agro”, istituto comprensivo “Brigata Sassari”, istituto comprensivo “Pasquale Tola” e istituto comprensivo “Monte Rosello Alto”.

Tra le numerose novità di questa edizione, l’orto botanico, il ritorno al Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna”, alla Pinacoteca Nazionale di Sassari e al Centro di Restauro e Conservazione dei Beni Culturali di Li Punti, all’Episcopio della Diocesi che riapre dopo i lavori di restauro, al Villino Ricci tra viale Dante e via Asproni, alla Miniera dell’Argentiera e alla Frumentaria. Debutto assoluto per le visite al pubblico nell’ex Convento di via Sebastiano Satta, nell’Archivio Storico del Liceo “Margherita di Castelvì”, nei locali dell’Ex-MaTer e dell’Ex Colonia Campestre, nella Basilica del Sacro Cuore, oltre al percorso curato dall’Istituto Comprensivo Monte Rosello Alto e al compendio ferroviario di viale Sicilia.





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