Tunisia, misteriosa scomparsa di Valentina Greco: 42enne di Cagliari sparita da Sidi Bou Said

Tunisia, misteriosa scomparsa di Valentina Greco: 42enne di Cagliari sparita da Sidi Bou Said

Da dieci giorni non si hanno più notizie di Valentina Greco, esperta in diritti umani residente in Tunisia. Famiglia e Farnesina mobilitate, si indaga su tutte le piste: ipotesi malore, sequestro o incidente.

Si tinge di giallo la scomparsa di Valentina Greco, 42 anni, originaria di Cagliari ma da tempo residente in Tunisia, nella pittoresca cittadina di Sidi Bou Said, a pochi chilometri da Tunisi. Di lei non si hanno più notizie dal 9 luglio, quando ha parlato per l’ultima volta al telefono con la madre, lasciando intendere di avere problemi di connessione. Da quel momento, il suo cellulare è rimasto irraggiungibile, e ogni tentativo di contatto si è rivelato vano.

Valentina è una consulente per i diritti umani e vive da sola in un appartamento vicino all’antica Cartagine, insieme ai suoi gatti. Collaborava con alcune agenzie umanitarie e godeva di una buona rete sociale. Il suo profilo è quello di una persona autonoma, attenta, impegnata, e la sua improvvisa scomparsa desta forte preoccupazione non solo nella famiglia, ma anche tra le autorità italiane e tunisine.

Dieci giorni di silenzio e un cellulare spento: il caso si complica

All’inizio, la famiglia Greco non ha dato troppo peso al silenzio di Valentina. La donna aveva già accennato a problemi con la linea telefonica. Ma dopo due giorni senza notizie, la preoccupazione ha cominciato a farsi strada. I genitori e il fratello, che gestiscono un’edicola in via Is Mirrionis a Cagliari, hanno iniziato a cercarla tramite social, email, e chiamate internazionali. Nessuna risposta. Lo smartphone risultava spento e anche le amiche tunisine di Valentina non avevano sue notizie.

Il fratello, Alessio Greco, 44 anni, ha annunciato sui social il suo imminente viaggio a Tunisi per cercare la sorella di persona: “Voglio rendermi conto di persona di quello che sta succedendo. Siamo in contatto con Ambasciata, forze dell’ordine e conoscenti sul posto, ma il quadro è ancora troppo frammentario e confuso”.

Una donna malata e vulnerabile: l’ipotesi malore resta aperta

Valentina, racconta la madre Roberta, ha seri problemi di salute. Anni fa è sopravvissuta per miracolo a una embolia polmonare e da allora è costretta ad assumere farmaci anticoagulanti ogni giorno. “Se smette di prenderli, rischia un’emorragia interna. Se ha avuto un malore, magari senza documenti, potrebbe trovarsi ricoverata in un ospedale senza che nessuno la riconosca”.

La famiglia ha attivato ogni canale: WhatsApp, numero arabo, email. Ma tutto è rimasto muto. “Non dormiamo da giorni”, racconta la madre tra le lacrime. “Anche le sue amiche tunisine non riescono a trovarla. È come sparita nel nulla”.

Una denuncia, l’ambasciata, e l’ombra di un uomo respinto

La denuncia di scomparsa è stata presentata ai carabinieri, e la Farnesina ha coinvolto subito l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, che “sta seguendo il caso con la massima attenzione sin dalla prima segnalazione”. I diplomatici italiani hanno trasmesso tutte le informazioni utili alle autorità tunisine, che hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento di Valentina.

L’abitazione era in ordine, ma mancano il cellulare e il computer. Un dettaglio che ha allarmato gli investigatori. Il fratello Alessio non esclude nessuna pista: “Di recente Valentina ha ricevuto delle avances insistenti da parte di un uomo, che ha rifiutato. L’uomo lavora nella zona dove lei abita. Non posso dire di più, ma voglio capire cosa sta succedendo. Non possiamo escludere nemmeno un sequestro”.

L’ipotesi religiosa e i dubbi della famiglia

In rete, alcuni hanno ipotizzato una misteriosa “conversione all’Islam” o un allontanamento volontario, ma la famiglia smentisce: “Valentina è sempre stata affascinata dalla cultura tunisina, ma non ha mai mostrato segnali di cambiamento religioso. È molto attenta ai diritti delle donne, e non avrebbe mai preso decisioni estreme o improvvise”.

Un appello alla comunità italiana in Tunisia

Il fratello ha lanciato un appello in un gruppo Facebook che raccoglie messaggi di italiani residenti o operanti in Tunisia, ma nessuno ha ancora fornito informazioni utili. Anche il mondo delle ONG e della cooperazione internazionale è stato allertato: Valentina collaborava attivamente con alcune agenzie umanitarie e avrebbe dovuto partecipare a un incontro nei giorni successivi alla scomparsa.

Una scomparsa che inquieta: mistero senza risposte

A dieci giorni dalla scomparsa di Valentina Greco, nessuna pista è esclusa: malore, ricovero non identificato, sequestro, o fuga volontaria. Le autorità tunisine stanno indagando, e l’Ambasciata italiana resta in contatto costante con la famiglia.

Nel frattempo, il fratello è partito per la Tunisia per cercarla in ospedali, commissariati, e per ricostruire gli ultimi movimenti della sorella. “Abbiamo bisogno di sapere. Anche una notizia negativa è meglio del silenzio”, ha detto con voce rotta.

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